Autore
Giancarlo Francini
Collana
Psicologia relazionale e sistemi complessi
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Baci carezze e abbracci.


Sessualità e intimità nella terapia di coppia

Giancarlo Francini

La coppia ha come tessuto d’unione un qualcosa chiamato amore che va oltre i bisogni e i progetti pattuiti. Nel conoscere la coppia, come terapeuti cerchiamo di andare alla base intersoggettiva che li ha fatti incontrare, i bisogni che si sono incrociati tra loro formando un assetto collusivo della coppia, dove ogni partner svolge una funzione all’interno.
Ma non possiamo dimenticare che la coppia, in sé, si sostanzia nell’intimità che ovviamente va oltre la sessualità (però la comprende), e l’intimità in generale è mossa comunque dal desiderio. L’amore, idealizzato come quello romantico, o l’amore brutto (l’eros), è comunque un tutt’uno che ci avvolge e che a volte ricerchiamo, a volte ci rassegniamo a non avere o non cercare. L’amore però (presente o assente che sia, idealizzato o evitato), è il nucleo della coppia. Spesso l’amore finisce o distorce o si blocca. Come riattivare l’amore, è uno dei focus della terapia di coppia, ineluttabile di fronte alle coppie in crisi che vorrebbero ritrovarsi ma che non sentono di avere più spinta interna. Ma l’amore è fenomeno complesso e non è frutto di volontà, semmai di scoperta, o al limite di riattivazione reciproca. L’amore è direttamente proporzionale allo scoprirsi, al conoscersi, alla ricerca appunto di come l’altro sia rispetto a noi e al mondo.
Qui sta uno dei punti nodali dell’amore: mentre idealizziamo l’oggetto amato come identico a noi, sappiamo invece che l’amore scoppia sempre dove si incontra l’Altro, diverso da noi, ma poi nel tempo pensiamo che l’altro debba essere un noi, una parte di questa sfera fusa che immaginiamo debba essere la coppia.


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